
Nel mese più breve dell’anno, un appuntamento immancabile… anzi due: quello con i santi a cui “votarsi” in materia di affari di cuore. Puntuali a metà febbraio, rispettivamente il 14 e il 15, ecco San Valentino, patrono degli innamorati, e San Faustino, protettore dei “cuori solitari”.
Secondo l’indagine multiscopo 2020 dell’Istat, i 60 milioni di italiani risultano distribuiti in 25,6 milioni di famiglie, di cui 17,1 milioni definiti come “nuclei familiari di almeno 2 persone” e 8,5 milioni di “famiglie unipersonali” (in breve, i singles).
Accoppiati e non: schieramenti paralleli che costituiscono i potenziali destinatari delle due ricorrenze, la cui origine è incerta. Se quella di San Valentino sembra affondare le sue radici nella rivisitazione cristiana di un culto propiziatorio d’epoca romana e aver poi ricevuto la sua consacrazione culturale nel XIV secolo con I racconti di Canterbury, più controversa è la genesi del “giorno di San Faustino”.
Tra le ipotesi più accreditate, una fa riferimento alla leggenda cristiana secondo cui Faustino, martire del II secolo, era solito prodigarsi per aiutare le fanciulle desiderose di sposarsi, un’altra si rifà all’etimologia del termine latino faustus (“propizio”, di buon auspicio nella ricerca dell’amore) e la terza semplicemente all’adiacenza delle due date e alla rima tra i nomi dei due santi.
Se incerta è la loro nascita, certo è che queste due giornate non lasciano indifferenti: fino a un paio d’anni fa, San Valentino faceva la fortuna di fiorai e ristoranti, mentre San Faustino portava i singles a riempire locali dove fare nuovi incontri. Nel secondo febbraio dell’era-Covid, gli italiani si chiedono come festeggiare… e soprattutto perché: il periodo che stiamo vivendo incide sul romanticismo?


Secondo il sondaggio condotto in occasione di San Valentino 2021 per Adnkronos Salute da Eurodap, dopo un anno dall’inizio della pandemia il 39% degli intervistati ha dichiarato la presenza di attriti causati dalla convivenza forzata e dalle varie restrizioni, mentre il 21% al contrario ha sentito crescere vicinanza e feeling. E chi non ha un partner accanto? Per il 73% dei partecipanti all’indagine, la pandemia è un ostacolo sia alla nascita di nuovi rapporti sia alla resistenza delle relazioni a distanza. Non solo i numeri, anche l’esperienza quotidiana può confermare una maggior difficoltà nel vivere appieno la sfera amorosa. Anche quest’anno le coppie sono meno propense a festeggiare San Valentino con una serata galante o un viaggio romantico, ripiegando piuttosto su una cena delivery nell’intimità di casa, mentre i singles continuano a fare nuove conoscenze a distanza di sicurezza, magari con l’aiuto della tecnologia.